Treviso viene considerata una città ricca di fascino e carattere, è nota come “la piccola Venezia”: con i suoi corsi d’acqua, da sempre affascina i turisti italiani e negli ultimi anni anche moltissimi stranieri.
La mia città, nel tempo, ha subito molte trasformazioni: da luogo di aggregazione della comunità residente è diventata attrazione per persone che vi soggiornano per qualche giorno.
Basti pensare che nel periodo tra Gennaio e Aprile 2022 sono state registrate 353.672 presenze tra turisti italiani e stranieri, alloggiati tra strutture alberghiere e in alloggi privati, secondo i dati forniti dal sistema statistico regionale elaborato per la provincia di Treviso. Numeri così importanti hanno modificato il mercato della domanda locativa a Treviso e i prezzi sono aumentati, con variazioni che superano il 9% in tre anni.
LE CONSEGUENZE DOVUTE AL BOOM DEL TURISMO
Numerose statistiche dimostrano che questo turismo sempre più internazionale preferisce i B&B e gli affitti brevi rispetto agli alberghi. Questo tipo di locazione vince per il minor costo anzitutto, ma anche grazie alla maggior libertà di utilizzo dell’immobile.
La veloce diffusione di questa “nuova” offerta locativa è dovuta anche alla forza dei canali di vendita online e delle piattaforme attraverso le quali i turisti acquistano il loro soggiorno. Questa tendenza ha spinto molti proprietari privati a preferire il mercato “alternativo” degli affitti brevi rispetto alla forma tradizionale: lo percepiscono come più sicuro, immediato e con meno vincoli di leggi. E soprattutto viene apprezzato il fatto di avere l’immobile ancora disponibile per una nuova locazione, in breve tempo e con assenza di rischio per morosità.
Il boom del turismo mi porta a riflettere, come agente immobiliare professionale, su una conseguenza non voluta: di fatto sono disponibili meno immobili per locazioni a lungo termine (le cosiddette tradizionali) e questo diventa un grosso problema, poiché noi agenti immobiliari assistiamo ogni giorno a una domanda crescente (a cui sempre meno si può dare seguito) da parte di studenti, lavoratori e giovani coppie che lamentano la mancanza di immobili in cui risiedere stabilmente.
QUALI RIFLESSIONI A FAVORE DI UN TURISMO PIÙ SOSTENIBILE?
Sicuramente il settore delle locazioni brevi però non va demonizzato, perché completa l’offerta turistica ed è importante tanto quanto il settore delle locazioni tradizionali.
La coesistenza di queste forme locative mi porta a pensare, in senso più ampio e costruttivo. Credo che anzitutto occorre costruire un mercato turistico più responsabile e sostenibile: i Comuni, in accordo con i cittadini e le associazioni, dovrebbero sviluppare e pianificare un programma di interventi volti a soddisfare sia le esigenze residenziali che turistiche guardando, oltre allo sviluppo urbanistico omogeneo, anche ad implementare i servizi e le attività rivolte sia al cittadino quanto al turista.
Non possiamo permetterci di perdere, soprattutto per i piccoli centri, la possibilità di ospitare turisti perché questo ha una ricaduta positiva per l’intero sistema economico cittadino.
Qual è la strada?
Esempi in Europa ne abbiamo: una piattaforma potente come Airbnb ha deciso di collaborare con le autorità locali di una città internazionale come Barcellona, nota meta del turismo di massa.
Come?
- condividendo dati sulle affittanze
- introducendo nuovi termini e condizioni di utilizzo della piattaforma stessa
- creando delle linee guide da seguire per regolamentare l’affitto fra privati di case e camere.
Così più di 7000 annunci che violano le nuove regole sono stati rimossi, questo è un fatto assolutamente positivo e che fa riflettere e che deve essere di ispirazione.
LE PROPOSTE DELL’EUROPA E DI FIAP PER REGOLAMENTARE IL MERCATO DELLE LOCAZIONI BREVI
Penso che le istituzioni europee dovrebbero implementare politiche e linee guida mirate e condivise sul fenomeno degli affitti brevi per gestire al meglio la crescita del turismo e offrire un servizio più adeguato.
Per consentire uno sviluppo armonico di questo settore e tutelare al contempo gli interessi dei residenti, è fondamentale che le autorità europee stabiliscano politiche e linee guida specifiche per gli affitti a breve termine. In questo modo, si potrà garantire un turismo sostenibile è un servizio di qualità, preservando l’equilibrio del mercato immobiliare e la visibilità delle città come Treviso.
Nel mese di marzo, i ministri della Competitività hanno concordato un mandato negoziale (orientamento generale) per il regolamento relativo alla raccolta e alla condivisione dei dati riguardanti i servizi di locazione di alloggi a breve termine. Da agente immobiliare ritengo che sia il passo corretto per promuovere un ecosistema turistico equilibrato all’interno dell’UE.
La posizione di Fiaip espressa dal presidente nazionale Gian Battista Baccarini, del resto, è chiara:
“Condividiamo la finalità virtuosa di creare un’unica Banca dati digitale Europea che renda più snelle, uniformi e trasparenti le regole inerenti la raccolta dei dati e delle informazioni sugli affitti turistici, armonizzandole in tutti gli Stati membri, a condizione che ciò non si traduca in un ulteriore onere o balzello, ma, al contrario, sia il pretesto per semplificare realmente, accorpando in unico adempimento tutti gli innumerevoli e reiterati obblighi informativi, ad oggi previsti dalle disposizioni nazionali, introdotte, in particolare, dal Decreto Sicurezza e dal Decreto Crescita che, anziché favorire, ostacolano il mercato immobiliare turistico con danni trasversali per gli operatori e per l’economia nazionale.”
Sono convinta che servirebbe un coordinamento e controllo delle locazioni brevi anche a livello nazionale, ad esempio, attraverso l’inserimento del “CIN – CODICE IDENTIFICATIVO NAZIONALE” da riportarsi in tutte le comunicazioni di offerta di locazione di immobili nonché un unico data base di tutti i soggetti proprietari immobiliari al fine di garantire i consumatori circa la legalità dell’offerta. Questo renderebbe più semplice la collaborazione tra ministero ed autonomie locali.
Per quanto riguarda la mia amata Treviso, nonostante i cambiamenti, gli affitti brevi e la speranza che tutto muova verso un miglioramento delle politiche immobiliari in centro, rimane sempre una città dalla cultura vibrante e dalla bellezza pittoresca, che merita di essere visitata e vissuta.